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Il numero 16.670 del campo di Auschwitz

“Ogni sera, mentre infuriava la seconda guerra mondiale, nel campo di sterminio di Auschwitz, le guardie naziste facevano l’ appello. Una sera un prigioniero non rispose. Gli altri si guardarono con terrore , sapevano che per ogni fuggitivo dieci avrebbero pagato con la vita. Il comandante del campo passò in rassegna i prigionieri e col dito, a caso, ne segnò dieci, destinati a morire nel “bunker della fame”. Il decimo era il sergente polacco Francesco Gajowniczeck. Preso dalla disperazione mormorò singhiozzando: “Mia moglie … i miei figli”. Allora un prigioniero, il n. 16.670, si fece avanti e disse al comandante: “Chiedo di prendere il suo posto”.